Torino, 25/11/2018. Un solido Don Bosco non lascia alcuno spazio: 6-1 il finale

Il pronostico non era dalla nostra parte, questo Agnelli vantava una serie sempre positiva, nessuna sconfitta quindi, con una delle migliore difese ed il secondo migliore attacco dopo l’Asti. Si preannunciava una partita che poteva proiettarci in zona play-off oppure relegarci dopo le migliori.

E’ successa la seconda cosa, non ci sono scuse, diciamolo subito, sono più bravi loro.

La giornata era quella delle grandi classiche del Campus: domenica mattina, almeno due familiari per ogni ragazzo, poi amici, simpatizzanti ed anche osservatori delle altri squadre (come il mister del Torino Futsal), un centinaio di persone circa.

Noi partiamo con la Delta Force: Marco in porta, Tommy, Zago, Matteo ed il capitano Carlo, il Gladiatore.

Ma il missile lo tirano loro, un minuto dal fischio d’inizio, alla seconda azione il loro cannoniere ha un momento di libertà e scocca una mina improvvisa quasi da centrocampo, Marco è coperto, vede una palla terribile spuntare sopra le spalle dei compagni che trova esattamente il sette alto alla sua destra. Un po’ meno alta ed angolata e lui ci sarebbe arrivato, ma lì era impossibile: partiamo con l’handicap.

Noi reagiamo soprattutto con la litania di Roberto che sostituisce in campo il mister Elia, non ammesso per un ritardo amministrativo nel rinnovo del suo tesserino, ma presente dietro la panchina.

E’ un triplo bombardamento, quello dal campo degli avversari e dalla panchina dei nostri due mister che si sovrappongono ed amplificano il disorientamento dei torelli, la musica durerà tutta la partita.

Rischiamo il raddoppio all’azione successiva, ma Marco mura a distanza ravvicinata sullo splendido 6 avversario che, insieme al 7, è uno dei fuoriclasse avversari.

La pressione degli ospiti è fortissima, giocano semplice ma veloce, sicuri della loro tecnica e forza atletica, ma i nostri sono ancora freschi e reagiscono impavidi senza timore.

Carlo è artefice di due contropiede con assist per Matteo: nel primo è in ritardo per il tap-in di un soffio, nel secondo si trova davanti al portiere ma purtroppo sul lato sinistro e viene neutralizzato.

Ci siamo anche noi e la fortuna ci aiuta al 9’, Agnelli non finalizza un due contro uno magistrale perché il loro bomber inciampa al momento del tap-in, Marco è un fulmine ad impossessarsi della palla, lancio per Matteo questa volta sulla destra, è da solo, un bel tiro respinto, arriva Zago pronto ed insacca il pareggio, e vai! Tripudio generale, cori, applausi, etc., etc.

Reazione veemente degli ospiti, entriamo in modalità remissiva soprafatti da un gioco molto più veloce del nostro ed anche dalla maggiore tecnica individuale degli avversari.

Ci infilano un gol ogni 3’ da qui alla fine del tempo; a parte il primo causato da uno sfortunato rimpallo su rinvio del nostro portiere, sono tutti belli, frutto di costruzioni semplici e non di schemi complicati.

Intercettano un’apertura corta della nostra difesa e concretizzano la successiva superiorità in attacco con un tiro potente e preciso, sviluppano un triangolo che salta Ricky e Tommy in un sol colpo ed anche incolpevole Marco con un fendente imparabile e poi al 20’ chiudono il tempo con il 5-1 frutto di una bella azione corale che smarca l’uomo sul secondo palo per il facile tap-in; e questo con la nostra difesa schierata!

Cosa dire, noi non siamo stati proprio a guardare, qualche occasione l’abbiamo avuta ma siamo stati imprecisi e non determinati nel tiro e forse troppo lenti nell’approfittare dell’istante buono per calciare anticipando difensore e portiere, come sanno fare loro.

Parte la ripresa con un Agnelli subito in pressione, noi siamo assediati ma sembriamo comunque più attenti, purtroppo ci affidiamo alle ripartenze ed improbabili aperture a scavalcare il centrocampo nella ricerca di Carlo e Matteo sempre marcati e controllati dai loro ottimi centrali.

L’Agnelli non sembra voler spendere energie alzando ancora il livello del gioco al 110% come ha fatto nella prima frazione dopo il pareggio e come serve per arrivare alla nostra porta. Ma noi non siamo bravi abbastanza a metterli in difficoltà, loro si accontentano di giocare bene cercando di approfittare dei nostri errori. Così al 15’ non siamo attenti a ritornare velocemente e loro marcano ancora finalizzando una bella superiorità con l’uomo libero sul secondo palo.

Per il resto il tempo avanza ed il risultato ormai diventa sempre più sicuro, noi siamo frustrati al punto di provare con inutili azioni personali, stanchezza e nervosismo non ci fanno valutare l’opzione migliore, ma ormai la partita è segnata, i ragazzi lo sanno.

Pazienza, è stata un bello scontro dove il gioco è rimasto sul piano del sano agonismo, sportività e rispetto dell’avversario, merito anche di un buon arbitro, va riconosciuto.